Ho deciso di iniziare un percorso per diventare vegetariana nel giugno scorso. Tutto è iniziato una sera quando a una conferenza di presentazione del libro "La scintilla divina" di Rajinder Singh, maestro della "Scienza della Spiritualità" offrivano l'opportunità di ricevere dal maestro stesso un'iniziazione.
Il mio desiderio di fermarmi dopo la conferenza e partecipare alla cerimonia era grande, ma la condizione per ricevere l'iniziazione era prendere l'impegno di diventare vegetariani. Nella mia mente questo mi sembrava decisamente impossibile (tante volte avevo già scartato questa idea per mancanza di volontà) e stavo già decidendo di alzarmi e andare via... quando mi sono accorta che la maggior parte delle persone in sala si trattenevano per il rituale. Trattandosi di più di 1500 persone ero sicura che non potessero essere tutti vegetariani e dai commenti che sentivo in giro ho compreso che era così, ma le persone si fermavano ugualmente per ricevere l'iniziazione. Decisi allora di lanciarmi nell'avventura e provare. Ricevetti l'iniziazione: sono sempre dei bei momenti, in sala c'è una bella energia, il maestro ci tocca il terzo occhio e noi siamo avvolti dalla sacralità delle nostre aspettative e dell'evento. Cosa rende magica una iniziazione? In quel momento la risposta per me era l'intenzione delle persone di essere iniziati e la loro fiducia di poter ricevere un grande dono dalla persona che hanno davanti. Non ero molto incline a considerare il potere del maestro, poiché non amo mistificare gli esseri umani.
Ciò che accadde nei giorni seguenti fu che spontaneamente non avevo più nessuna voglia di mangiare la carne (devo ammettere che non mi è mai piaciuta molto) e anzi ero ben felice di avere un buon motivo (l'iniziazione) per dire finalmente No a un cibo che - me ne rendevo conto solo in quel momento - inconsciamente mi aveva sempre turbato. Da allora non ne ho più mangiata. Per quanto riguarda il pesce, la situazione era leggermente più difficile: il pesce mi è sempre piaciuto. Ho deciso di aspettare dopo le vacanze per escluderlo completamente dalla mia alimentazione: ne ho mangiato pochissimo (solo un paio di volte) andando in buoni ristoranti. Ora che le vacanze sono finite ho deciso che non mi interessa più mangiare pesce, ma ogni tanto voglio ancora concedermi un sushi. Per me questo è un grande traguardo e ne sono fiera, in attesa che un giorno spontaneamente anche il sushi perda la sua attrattiva per me.
Molte persone mi chiedono: ma quali sono i vantaggi di questa dieta? Per il momento non mi è servita a perdere peso, ma sono convinta che alla lunga innescherà un cambiamento positivo nella mia mente sul significato del mangiare e dell'accumulare peso eccessivo. Il vantaggio più importante che ho riscontrato è ogni mattina al mio risveglio: sono sempre molto serena e a volte in stato di beatitudine, come se tornassi da un viaggio in Paradiso. Fantastico!!! E poi una considerazione ha iniziato a farsi strada in me: sto uscendo dalla realtà duale di vittima e carnefice, completando materialmente il mio percorso finora solo psicologico, interiore e spirituale. Passare a una dieta in cui non si assume cibo frutto di una uccisione ci aiuta a non sentirci più vittime degli altri, a uscire dalla dualità e a entrare in una nuova percezione delle relazioni molto più sana ed evoluta. Ringrazio ora il maestro Rajinder Singh, perché credo che nella forza della mia scelta e determinazione e in questa crescita della mia consapevolezza e percezione della realtà non vi è solo il potere del mio intento di ricevere una iniziazione, ma anche il potere della purezza dell'energia di Luce del Maestro che l'ha data. Grazie
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